Tabacco riscaldato VS sigarette elettroniche svapo: Studio e Confronto

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Come funziona l’uno e come l’altro? Quale dà più soddisfazione? Qual è il più sicuro per la salute? In breve, qual è il dispositivo migliore per continuare ad assumere nicotina, fra i riscaldatori di tabacco e le sigarette elettroniche?
Cosa sono i riscaldatori di tabacco
I riscaldatori di tabacco come la IQOS sono dispositivi elettronici che servono per riscaldare delle simil-sigarette che contengono foglie di tabacco. La differenza dalle sigarette tradizionali sta nel fatto che le sigarette non vengono bruciate dal fuoco, ma solo riscaldate a temperature nettamente inferiori. Se, infatti, una sigaretta brucia per combustione a circa 900° C, una sigaretta di tabacco riscaldato si scalda (senza bruciare) a circa 350° C (anche se la temperatura effettiva varia da modello a modello).Il prodotto del riscaldamento non è il classico fumo di sigaretta, ma un vapore contenente la nicotina delle foglie del tabacco -eventualmente aromatizzato- e livelli bassissimi di sostanze chimiche nocive (rispetto ai noti livelli cancerogeni del fumo prodotto dalle sigarette tradizionali).
I riscaldatori per il tabacco sono anche diversi dalle sigarette elettroniche, sebbene si tratti di due sistemi ugualmente elettronici. Le e-cig, infatti, non contengono foglie di tabacco, ma liquidi a base di nicotina (e non), che vengono riscaldati a circa 250° C, producendo un vapore del tutto privo di elementi combustibili.
Come funzionano le sigarette per i riscaldatori di tabacco?
In commercio esistono due tipi di riscaldatori: una tipologia utilizza una punta di carbonio avvolta in fibre di vetro che viene accesa e scalda il tabacco; un’altra, fatta da un bastoncino con una lama in ceramica ricoperta di vetro che entra dentro la sigaretta. Entrambi i modelli non producono cenere, né riducono le dimensioni delle apposite sigarette.Tabacco riscaldato e sigarette elettroniche: lo studio italiano sul monossido di carbonio che conferma i benefici
La sigaretta elettronica è ormai comunemente nota come valida alternativa alla sigaretta tradizionale per aspetti economici, psicologici e soprattutto salutari. Il fumo di sigaretta, che la versione elettronica non produce, infatti, è notoriamente dannoso per il corpo umano, soprattutto per l’apparato respiratorio.Gli effetti delle sostanze inalate sono così dannosi che colpiscono non solo il fumatore diretto, ma anche chi gli è vicino, nel famoso danno da fumo passivo. .Ad essere da molti decenni al centro dell’attenzione dei medici e della comunità scientifica è, nello specifico, il monossido di carbonio (CO), componente chimico prodotto dalla combustione del tabacco e della carta del tubino della sigaretta, che è causa delle problematiche ai polmoni (e non solo). Le cellule polmonari, infatti, per vivere in completa salute devono “respirare” solo ossigeno.
Le sigarette elettroniche, su questo frangente, si inseriscono alla perfezione come soluzione: permettono, infatti, di attenuare la dipendenza da sigaretta tramite un meccanismo d'uso praticamente uguale a quest'ultima, ma senza inalare sostanze tossiche come il monossido di carbonio. A conferma dell’interesse medico e scientifico per l’azione dannosa del monossido di carbonio da fumo, uno studio è stato recentemente realizzato e pubblicato su una prestigiosa rivista americana, l’ International Journal of Environmental Research and Public Health.
Il team italiano guidato dal Dott. Prof. Fabio Beatrice del Dipartimento di Otorinolaringoiatria, Chirurgia Maxillo Facciale e Responsabile del Centro Anti Fumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, ha voluto esaminare i livelli di monossido di carbonio nel sangue di un campione di fumatori, scoprendo come i fumatori di sigarette elettroniche avessero livelli bassissimi.
Lo studio sul tabacco riscaldato
40 fumatori uomini che avevano già in passato riscontrato difficoltà a smettere di fumare sono stati divisi in due gruppi: i primi 20 hanno fumato per sei mesi solo sigarette elettroniche; i secondi 20, solo prodotti con tabacco riscaldato, per lo stesso periodo di tempo. Prima e dopo lo studio, sono stati misurati i livelli di CO nel sangue di ciascuno. Ebbene, la grande scoperta della ricerca italiana ha rilevato come, dopo l’esperimento, per tutti e 40 i partecipanti i livelli di monossido nel sangue fossero diventati così bassi da essere simili a quelli dei non fumatori.Ciò che è accaduto dal punto di vista clinico è che il corpo umano, dopo aver smesso di assumere il monossido, se ne è depurato del tutto (anche delle sostanze accumulate in passato), grazie al ciclo di vita delle cellule stesse. I ricercatori hanno infine suggerito come la riduzione di sostanze inalate grazie alla sigaretta elettronica fosse clinicamente positiva, potendo arrivare fino all’80% in meno.
La conferma è importante non solo per la prevenzione di malattie ai polmoni, ma per l’intero sistema cardiologico. Ovviamente, sarebbe ideale evitare direttamente di fumare, ma per chi non riesce a smettere o non ne ha la giusta motivazione, l’utilizzo di strumenti per svapo può essere un’idea valida sotto molti punti di vista.
Risultati della ricerca e confronto con le sigarette elettroniche
Nel settore del fumo e nel mondo scientifico, questa ricerca ha fatto scalpore perché va a inserirsi e confermare molte altre ricerche passate. Si sapeva da decenni, infatti, che il fumo di sigarette facesse male all’uomo, ma rare e incomplete erano state le ricerche correlate all'utilizzo di sigarette elettroniche.C’è poi da considerare il vanto che uno studio così importante e d’effetto sia stato svolto da un team tutto italiano. La pericolosità della sigaretta tradizionale viene così confermata per quanto riguarda le sostanze inalate, proprio grazie al confronto con quelle non inalate con la sigaretta elettronica. Ciò che è innovativo è, invece, il riferimento ai sistemi da svapo a circuito chiuso, come sono la maggior parte delle sigarette elettroniche e gli scalda tabacco: la possibilità che danno di evitare la combustione, è, infatti, molto efficace nell'evitare i danni.
Va specificata a questo punto la differenza fra prodotti a circuito chiuso e a circuito aperto che è sostanziale quando si parla di salute. Negli ultimi mesi, infatti, lo scandalo legato alle sigarette elettroniche che è scoppiato negli USA è nato proprio per l’utilizzo scorretto e illegale delle sigarette a circuito aperto. In America, dove non esistono controlli in merito, produttori senza scrupoli e illegali hanno messo in commercio sul mercato nero liquidi contenenti THC adatti ai circuiti aperti, liquidi che però hanno causato infezioni polmonari gravi e anche la morte di alcuni svapatori.
Fortunatamente, è stato confermato che in Europa e in Italia è altamente improbabile che ciò accada, poiché in commercio sono esclusivamente disponibili sigarette elettroniche o prodotti con tabacco riscaldato a circuito chiuso (che non possono essere modificati in nessun modo).
Questa conferma è stata data in primis dalla Gran Bretagna, dove la questione sigaretta elettronica è stata molto sentita negli ultimi mesi, soprattutto dopo un leggero allarme dovuto a casi sospetti di irritazione ai polmoni di svapatori. In Italia invece, l'Istituto di Sanità Superiore ha confermato che non ci sono stati casi né di polmonite, né di infezioni ai polmoni.
Per evitare del tutto l’inalazione di monossido di carbonio e per utilizzare in tutta sicurezza le sigarette elettroniche, si consiglia di acquistarle da fornitori qualificati e autorizzati, gli unici a poter garantire che le sostanze inalate siano legali.
Tabacco Riscaldato VS Sigaretta Elettronica per smettere di fumare
Relativamente alla dipendenza da nicotina, le sigarette elettroniche sono più valide perché i livelli di nicotina da svapare possono essere misurati e ridotti progressivamente, fino anche alla totale assenza di nicotina nei liquidi usati. I dispositivi da tabacco riscaldato, invece, non producono combustione come le sigarette elettroniche, producendo benefici relativi all'aspirazione. Insomma, ciascuna delle due soluzioni, per quanto migliorabile, è da ritenersi più sana rispetto al fumo da sigaretta tradizionale. Inoltre, alcuni ricercatori che hanno utilizzato la modellazione computerizzata per calcolare il rischio di cancro a vita, hanno scoperto che chi fuma tabacco riscaldato potrebbe avere una probabilità dieci volte inferiore di sviluppare il cancro rispetto a una persona che fuma sigarette tradizionali.
Se dovessimo classificare i prodotti in termini di rischio di cancro dal più alto al più basso con le prove scientifiche che abbiamo attualmente e con i dispositivi in commercio, l’ordine sarebbe, dal più dannoso al meno dannoso: sigarette, riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche. In generale, le sigarette contengono nicotina, componenti chimici e monossido prodotto dalla combustione; i riscaldatori non producono monossido, ma mantengono le altre due presenze; le sigarette elettroniche non producono monossido, hanno quantità irrisorie di sostanze chimiche e possono anche essere senza nicotina nei liquidi.
Cosa scegliere, fra riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche?
Il consumatore che voglia allontanarsi dalla dannosità del fumo tradizionale può effettivamente trovarsi in dubbio sullo scegliere fra tabacco riscaldato e sigarette elettroniche. In genere, il primo si trova più diffuso sul mercato e venduto in ogni tabaccheria, mentre le sigarette elettroniche, nonostante il boom e l’efficacia, si trovano meno facilmente in commercio – ma non online, dove sono diffusissime. Per questa stessa ragione, è più facile che chi voglia fare un tentativo, acquisti in un tabacchino un riscaldatore di tabacco e non una sigaretta elettronica, per la quale vi sono moltissime opzioni fra cui scegliere e non altrettanta diffusione di negozi specifici.Il tabacco riscaldato è consigliabile per i fumatori occasionali, mentre la sigaretta elettronica, a livello di sicurezza del vapore inalato e a livello di risparmio economico, resta il prodotto più consigliato per i forti fumatori.
In più, l’e-cig ha il vantaggio (che non ha il tabacco riscaldato) di poter essere usata con i liquidi senza nicotina: in una situazione ideale, il fumatore che vuole del tutto smettere, può passare alla sigaretta elettronica, inizialmente a livello di nicotina cui è abituato, per andare gradualmente a usare liquidi con meno quantità di nicotina e, infine, arrivare a usare quelli a zero nicotina, finché lo svapo sarà del tutto innocuo e si avvicinerà più a un passatempo che a un vizio.
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