I dati sul consumo di fumo in Italia restano alti e allarmanti quando si riferiscono alle patologie connesse al fumo: abbiamo circa 12 milioni di fumatori (calcolati dal più recente report dell’Istituto Superiore di sanità), più del 20% della popolazione italiana medio-giovane (25-44 anni). Fra questi, il numero delle fumatrici e dei giovanissimi è in costante crescita, soprattutto al Sud e fra le fasce di popolazione meno scolarizzate, per una media nazionale di 13 sigarette fumate al giorno.

Alti anche i numeri nazionali sulle morti collegate al fumo: 80.000 all’anno per tumore ai polmoni (la cui causa principale resta il fumo di sigaretta) e malattie alle vie respiratorie (anche da fumo passivo). Poiché smettere di fumare può effettivamente ridurre il rischio di queste malattie, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è intervenuta con la Convenzione sul Controllo del Tabacco che prevede tutta una serie di interventi di prevenzione e sensibilizzazione sul tema, come per esempio l’aumento della tassazione sulle sigarette e l’apertura di luoghi smoke-free.

Oggi sempre più fumatori, per salvaguardare la propria salute, tentano di smettere di fumare. I metodi disponibili sono moltissimi: agopuntura e impulsi elettromagnetici a bassa tensione, ipnosi, libri, coaching e integratori naturali sono quelli più curiosi, ma sono affiancati da sistemi molto più efficienti e duraturi, di seguito presentati.

Supporto psicologico per smettere di fumare

Il metodo per smettere di fumare che si basa sulla psicologia non invita solo a rivolgersi a uno psicologo professionista, ai centri anti-fumo o ai gruppi di auto-aiuto -metodi comunque validi se si ha già provato più volte e non si è mai riusciti a smettere davvero-, ma anche a un processo di scelta che prima di tutto parte dalla volontà personale di smettere di fumare.

Il primo passo consiste nel chiarire quali sono i motivi per cui si desidera smettere di fumare: malattia, economia, familiari e bambini vicini… stilare un elenco e tenerlo sempre in vista, aiuterà ogni giorno a ricordarsi quale è la spinta più importante. Al contrario, ogni riferimento visivo al fumo deve essere nascosto: buttate sigarette, accendini, fiammiferi e portacenere in ogni stanza della casa, del luogo di lavoro e persino in auto e nelle borse.Privarsi di sentire l’odore del fumo eviterà che la voglia si faccia più forte.

Importantissimo è poi chiedere il supporto di familiari e amici: basterà comunicare con semplicità l’intenzione di smettere di fumare e chiedere che siano d’aiuto nei momenti in cui si sta per ricadere nel vizio. Se si sono già trovate delle piccole azioni che fanno passare la voglia (come bere un sorso d’acqua o fare una passeggiata), informate gli altri e chiedete di ricordarvele al momento opportuno.

Infine, premiarsi per i piccoli successi, funziona: un buon consiglio è quello di segnare sul calendario il giorno in cui si è deciso di iniziare a smettere di fumare. Serve alcuni giorni prima per prepararsi al meglio, ma, soprattutto, serve per capire quanti passi si è fatti. Superate le prime 24 ore? Superata la prima settimana o il primo mese? Regalarsi un piccolo premio (proprio con il denaro che si è risparmiato) sarà un ottimo incentivo a continuare.

Sigaretta elettronica per smettere di fumare

Il mondo del tabagismo è cambiato molto negli ultimi anni e i dispositivi da svapo sono a tutti gli effetti un ottimo strumento di transito per avviare il difficile percorso che porta allo smettere di fumare. Moltissimi sono, infatti, gli italiani che scelgono la sigaretta elettronica proprio in sostituzione della sigaretta tradizionale, grazie alla possibilità di controllare, modulare e ridurre l’apporto di nicotina nel sangue.

Importantissima è poi l’assenza di combustione presente nella sigaretta tradizionale, che è la causa delle malattie ai polmoni. Punto a favore, poi, delle sigarette elettroniche, è anche la possibilità di mantenere la tipica gestualità del fumatore, che, riconoscono in molti, è uno dei vizi maggiori da superare.

Bere acqua per smettere di fumare

Proprio in relazione alla gestualità del fumatore, un buon trucco è quello di bere un sorso d’acqua non appena si sente voglia di fumare. La mano è impegnata, il gesto di portare qualcosa alla bocca (come con la sigaretta) è mantenuto, ma l’azione può solo portare il beneficio salutare di aumentare l’idratazione del corpo (e si risolve anche il problema della secchezza delle fauci che riscontrano molti fumatori nella fase di privazione del vizio). Provare per credere.

Terapia Sostitutiva della Nicotina per smettere di fumare

Anche nota come NRT (Nicotine Replacement Therapy), questa terapia prevede di ridurre gradualmente l'introduzione di nicotina nel corpo attraverso dispositivi medici con dosi di nicotina che vanno a scalare nel tempo. Caramelle, cerotti transdermici, spray, inalatori o gomme da masticare riescono, così, ad attenuare i sintomi dell’astinenza, fino a ridurla del tutto. L’organismo viene praticamente dissuefatto dalla nicotina contenuta nelle sigarette in modo graduale, con un livello di efficacia molto alto (attestato da oltre 150 studi su 50.000 fumatori nel mondo).

La riuscita della terapia dipende da caso a caso, ma, in generale, si consiglia di provare la NRT prima di interrompere il fumo delle prime sigarette e si associarla ad altre tecniche per smettere.

Farmaci per smettere di fumare

Se i dispositivi NRT non necessitano di prescrizione medica, vi è tutta una farmacologia sempre più avanzata per smettere di fumare. Avere a fianco un medico esperto che la prescriva e segua il fumatore durante tutto il processo, porterà a maggiore possibilità di successo.

I tre medicinali più noti per smettere di fumare sono il bupropione, per ridurre i sintomi dell'astinenza da nicotina, e la vareniclina e la citisina, che riducono il desiderio della sigaretta e ne attenuano il piacere. Il controllo del medico è fondamentale perché i farmaci hanno controindicazioni e possono avere effetti collaterali.

In conclusione…

Smettere di fumare, si sa, è un processo difficile e che richiede tempo e supporto. Altrettanto si sa che i benefici, però, sono molteplici non solo per il proprio corpo, ma anche per quello di chi vive accanto. I primi benefici sulla salute si riscontrano già dopo due settimane, con migliori respirazione, energia e pressione sanguigna. Sul lungo andare, il beneficio economico è d’impatto: in un anno dall’aver smesso di fumare si risparmia anche un migliaio di euro. Se si considerano anche evitati gli eventuali costi (personali e statali) della malattia, il risparmio è davvero importante.